Sbulloniamoci IB


S.O.S. Bullismo. 
Sempre più vittime, allarme nelle scuole
SBULLONIAMOCI
Rompiamo il muro del silenzio

Sempre più spesso ormai  sentiamo di notizie relative al bullismo , 
adolescenti presi di mira da ragazzi più grandi o più forti.

I "personaggi" che caratterizzano il bullismo non si limitano solo al bullo e alla vittima, 
ma vi sono anche gli spettatori. 

Gli spettatori sono coloro che guardano ma non ne parlano con delle autorità  o 
adulti e diventano così complici del bullo. Gli spettatori assistono stando in silenzio 
poichè hanno paura di essere coinvolti nella vicenda, ma ciò non deve accadere .
Essi devono farlo presente immediatamente così da fermare la situazione. 
Ovviamente anche le vittime non devono tenersi tutto dentro, 
non devono aver paura del giudizio altrui perchè  così facendo stanno nuocendo 
solo a loro stessi. La vittima si sente in colpa, quando di colpe non ne ha. 
Si sente  isolata  e si isola completamente dal mondo. 
Viene immobilizzata ed  è incapace di reagire.
Ecco questo significa essere vittime di bullismo, non è un argomento di poco conto 
né che appartiene al passato perchè oggi più che mai molti ragazzi
vivono queste vicende  sulla loro pelle. 
In quei momenti è come se il mondo gli crollasse addosso e non è bello, 
vi assicuro non è bello. 
Provate a mettervi nei panni di un ragazzo che costantemente, 
tutti i giorni , viene insultato dal solito gruppetto. Nessuno di voi 
vorrebbe ritrovarsi in una situazione del genere, ed è per questo che dobbiamo
aiutare chi è in difficoltà e soprattutto non stare mai dalla parte del bullo.  
Come avete potuto evincere  il bullismo è un  episodio ripetuto più e più volte,  
altrimenti non può essere definito tale.
 Il bullismo è diviso in fisico e verbale, fisico quindi con schiaffi,
calci... e verbale a parole. 
Generalmente  pensereste che faccia più male quello fisico ma non è così,
 talvolta le parole feriscono più di qualsiasi altra cosa. 
Oltre al bullismo genetico, conosciuto in linea di massima da tutti, 
esiste una nuova forma di bullismo che sta prendendo il sopravvento 
negli ultimi anni, cioè il cyberbullismo.
Il cyberbullismo è una forma di bullismo che avviene online, 
vale a dire attraverso internet e i  social network. 
Infatti, ci sono persone che con in mano internet possono fare tante cose, 
quali belle e quali brutte.
Ecco il motivo principale per il quale dobbiamo stare attenti 
quando girovaghiamo per il web. 
Concludo col fare un appello a voi tutti che state leggendo, SBULLONIAMOCI, 
vale a dire facciamo qualcosa per impedire che eventi come 
questi continuino ad avere la meglio.

CAROPRESE MARGHERITA I B

Il bullismo nella nuova generazione I B

I.C. Macerata Campania plesso G. Pascoli
Il bullismo nella nuova generazione


Come risulta ormai da migliaia di casi in Europa ed in Nord America, da indagini di telefono Azzurro, Unicef, Polizia Postale e da vari altri studi, sta prendendo piede una variante molto problematica del bullismo,termine classico e perfetto per indicare pestaggi e minacce in cui puo’ incorrere un ragazzino delle medie soprattutto, ma anche delle elementari. Questa variante si chiama cyber bullismo. E’ molto, molto diversa dalle classiche botte a scuola, che avvengono faccia a faccia. No, il cyber bullismo non conosce limiti spazio-temporali, s’imprime nella rete ogni gesto, ogni frase, dedita a screditare la vittima di turno. Sulle caratteristiche della vittima non puo’ piu’ esserci confusione, e’ ovvio che si tratti di soggetti fragili, insicuri ed incoscienti. Si, incoscienti, soprattutto nel confidare ad amici (o amiche, nei casi femminili) segreti molto intimi. Ed e’ qui che si scatena l’inferno. Le confessioni vengono rese pubbliche ed a queste si aggiunge la pubblicazione di foto e video. Complici i social network come Facebook, Twitter, dove tutto cio’ che viene pubblicato diventa indelebile.
I cyber bulli: chiunque !
Qualunque adolescente dotato di un computer e di un linguaggio adatto a screditare può essere un cyber bullo, soprattutto chi è già stato vittima di cyber bullismo e vuole riabilitare il suo nome.
Come prevenire?
Attenzione e capacità di riferire sono le uniche armi. Perchè spesso i genitori non capiscono i rischi che un ragazzino corre nella sua stanza, da solo, davanti al computer. I pareri di tante persone si concentrano sulla rivoluzione tecnologica, ma è bene che l’attenzione si concentri sui comportamenti di un ragazzino, la cui età può essere compresa tra gli 11 e i 18 anni. E’ qui che dobbiamo soffermarci, è questo che dobbiamo ostacolare e prevenire nei gruppi di aggregazione adolescenziali per quanto riguarda il bullismo comune. Nei social network si procede con la rimozione di foto e video osceni dai “ grandi “ di internet, anche se personalmente credo che tanto possa farsi in famiglia e a scuola. Il potere tecnologico di un ragazzino, dato dal computer o dal cellulare deve essere sempre gestito da un adulto. La disattenzione, il minimizzare perché non si vive in prima persona il problema in alcuni casi sono stati addirittura fatali. Quindi, a volte non è il silenzio il solo complice del bullismo, ma lo è anche la disattenzione da parte di chi viene preso a modello o ritenuto persona di fiducia, ossia l’ adulto.
                              

                                                                        ­                   Delle Curti Ludovica    1°B

BULLISMO E CYBERBULLISMO


BULLISMO E CYBERBULLISMO
Molti adolescenti sono violenti tra loro. Due ragazzi su tre sono vittime di bullismo:pugni, calci e prepotenze. Iniziano in una fascia d’età dai 12 anni in poi, facendo atti di bullismo e seguendo la strada dell’aggressività. Il bullismo sembra essere integrante nella vita quotidiana dei ragazzi che vanno verso l’età adulta. Il 65% dei ragazzi dice di essere stata vittima di bullismo mentre il 52% dice di aver compiuto la violenza. Il fenomeno di bullismo non è solo fisico ma anche con parole e atteggiamenti; infatti molti ragazzi si sentono esclusi da gruppi di amici e questo comunque è bullismo. Rispetto ad anni precedenti la violenza verbale o relazionale appare molto diffusa. Un mezzo di bullismo può essere anche la tecnologia;il 5% dei ragazzi offende altri ragazzi attraverso il cellulare mentre il 12% vengono offesi attraverso il cellulare. A subire atti di bullismo sono sia maschi che femmine senza distinzione di sesso, anche se i ragazzi tendono ad alzare di più le mani rispetto alle ragazze.
Un altro fenomeno di bullismo è il CYBERBULLISMO:il cyber bullismo (ossia “bullismo online”) è il termine che indica un tipo di attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante la rete. Il termine cyberbulling (cyber bullismo), che avviene tra minorenni, e il cyberharassment (cyber molestia) che avviene tra adulti o tra un adulto e un minorenne. Tuttavia nell’uso corrente cyber bullismo viene utilizzato indifferentemente per entrambi i casi. Come il bullismo nella vita reale, il cyberbullismo può a volte costituire una violazione del Codice civile e del Codice penale e , per quanto riguarda l’ordinamento italiano, del Codice della Privacy.


SI UCCIDE A 14 ANNI
Uno dei tanti atti di cyber bullismo:
la storia di Serena
“Se muori nessuno se ne accorgerà”, le avevano scritto sui social network:ask.fm
La morte di Serena D’Amico, ragazza di 14 anni che si è tolta la vita dopo essere stata vittima di cyber bullismo, ha sconvolto la Campania.
Serena era una ragazza come tutte,cioè abituata a stare sui social e passare del tempo su internet.
Ma la ragazza era diventata oggetto di insulti, minacce online e stanca di tutto questo si è impiccata.
Ask.fm è un sito di domande e risposte che consente di inviare messaggi senza svelare l’identità.
A scoprire questi insulti è stato il padre.
In Italia c’è stato un altro caso che si ricorda ancora oggi: parla di una quindicenne di Novara che si è uccisa dopo essere stata oggetto di CYBERBULLISMO.


Teresa  Barricelli
Federica  Lombardi

Classe III^ B

Bulli virtuali


Bulli Virtuali.

Da molto tempo ormai si verificano vari tipi di problemi tra ragazzi.
Parliamo di forme di violenza "vigliacche" che prendono nome di Bullismo.
Questo fenomeno coinvolge uno o più ragazzi che vengono presi di mira da altri ragazzi, perché vengono considerati deboli.
Con lo sviluppo delle nuove tecnologie questo fenomeno si è "evoluto" arrivando anche sui social network .
Tale fenomeno prende il nome di Cyberbullismo, fenomeno di bullismo online, il quale avviene attraverso telefoni, computer ecc.: in questo modo il bullo si nasconde dietro uno schermo sentendosi sicuro, chiunque infatti può nascondere la propria identità  attraverso un profilo falso.
Questo fenomeno prende sempre più piede: i ragazzi ormai passano la maggior parte del loro tempo attaccati al telefono, nel quale vedono una sorta di arma con la quale prevalere sugli altri.
Con la nascita di Facebook,  molte ragazze\i caricano le loro fotografie e finiscono per essere prese di mira dai cosiddetti "Bulli Informatici", questi se ne appropriano e creano falsi profili con le stesse.
Bisogna perciò stare molto attenti a chi e a che cosa ricerchiamo  perché il pericolo è sempre dietro l'angolo.                                                               


Caroprese Vincenzo, 3 B

Articolo bullismo


PRESO A CALCI SOLO PERCHÉ FACEVA IL BALLERINO
Ecco la storia di Filippo, un ragazzino preso a calci solo perchè faceva il ballerino.....
Filippo non ha mai sognato di essere Ronaldo.  Filippo ha 14 anni, suona la chitarra e va benissimo a scuola, in tutte le materie. Ma invece di tirare calci al pallone va a scuola di danza per imparare a muoversi come un esperto ballerino di danza classica. Filippo lo hanno picchiato due suoi compagni di classe,   con calci e pugni e botte alle gambe e alle ginocchia. Lo hanno insultato, umiliato, sfottendolo in modo pesante per quella sua passione così poco usuale tra i ragazzini. Volevano spaccargli le gambe: «E adesso prova a ballare se ci riesci».
Filippo da quel giorno è bloccato a casa. Ha le gambe fasciate e il medico che l’ha visitato parla di lesioni ai legamenti del ginocchio sinistro e di ematomi alla coscia destra. Deve muoversi con due stampelle.
Era nello spogliatoio della palestra. L'ora di ginnastica era appena finita e Filippo,come sempre, aveva fretta come non mai. Non trovava le scarpe, ma appena ci riuscì le vide piene di acqua. Qualcuno aveva troppa voglia di scherzare. Filippo si arrabbiò. E così i due bulli lo aggredirono.
Fu portato di corsa all' ospedale. Dopo diverse radiografie erano presenti molte  lesioni.
La mamma corse subito a denunciare in modo dettagliato ai carabinieri.
I bulli ovviamente non hanno parlato. Hanno tra i 16 e i 17 anni. Qualcuno li difende dicendo che hanno una brutta situazione familiare, mentre altri li criticano dicendo che se ci sono dei guai arrivano sempre loro.
Filippo non li odia, dice che gli hanno fatto questo soltanto perchè gli piace danzare.

Adesso però deve riprendersi e ripartire più forte che mai riuscendo a diventare uno dei più grandi ballerini di danza classica.

Difesa personale




 Oggi noi alunni della classe 2D , 2C e 1B , abbiamo assistito ad un proggetto-scuola in cui hanno partecipato psicologhe e istruttori per la difesa personale.
La prima parte è stata quella teorica , dove si è trattato il problema del" bullismo" ,le psicolohe hanno letto una storia che raccontava di un ragazzo vittima predestinata dei  bulli, che sfogava il suo  disagio mangiando, per questo veniva preso in giro dai compagni che lo definivano " OBESO ".
E stato per lui  un peso che gli ha reso la vita difficile.                                        
Le psicologhe inoltre ci hanno spiegato come combattere il bullismo e come prevenire a questo problema.
La seconda parte di questo progetto è stata quella pratica e forse quella più divertente ,dove abbiamo assistito a delle tecniche di autodifesa effettuate da alcuni campioni italiani di karatè.
E stato interessante e informativo conoscere queste tecniche perchè possono essere usate in caso di aggressione e  per risolvere  eventi spiacevoli .
Bisogna ricordare inoltre che un combattimento si inizia solo per difesa ,mai  per attaccare perchè potrebbe essere pericoloso .
Ci siamo divertiti molto ed è stato per noi un ' esperienza costruttiva.
                                                                                               

Noemi Iodice  2D

Profili giuridici e sociali del fenomeno

“Bullismo e Cyberbullismo”

Con il termine “Bullismo” si definiscono quei comportamenti offensivi e/o aggressivi che un singolo individuo o più persone mettono in atto, ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di una o più persone con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sulla vittima.
L’uso improprio delle nuove tecnologie per colpire intenzionalmente persone indifese è stato definito “cyberbullismo” (cyberbullying nella letteratura anglofona). Esso descrive un atto aggressivo, intenzionale condotto da un individuo o un gruppo usando varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel tempo contro una vittima che non può facilmente difendersi. L’aggressore può agire nell’anonimato e può diffondere le offese attraverso il web raggiungendo un pubblico potenzialmente illimitato.

I soggetti coinvolti: il bullo e la vittima
Esistono due tipi di bullo:
Il bullo capo che è fiero di ciò che fa
Il bullo innocente che non crede di far male
Ed esistono anche due tipi di vittima:
La vittima provocatrice che stimola bullo
La vittima debole che ha paura

Dal punto di vista normativo
Nell’ordinamento giuridico manca una legge specifica in materia di Bullismo e Cyberbullismo.
I comportamenti posti in essere possono produrre conseguenze sia sul piano civilistico sia su quello penalistico, che amministrativo(d.lgs.196/2003)
Dal punto di vista penale si possono verificare tanti specie di reati quali:
·       Percosse
·       Lesioni Personali
·       Ingiuria
·       Diffamazione
·       Violenza
·       Minaccia
·       Danneggiamento

Dal punto di vista civilistico i danni che può subire la vittima sono di tipo:
·       Morale
·       Biologico
·       Esistenziale

La responsabilità delle azioni compiute dal minorenne ricade su:
·       I genitori
·       Gli insegnanti
·       L’amministrazione scolastica

   Il mondo dei social network
   Vantaggi:
·       La comunicazione e l’informazione avvengono in tempo reale
·       La comunicazione e l’informazione sono globali
·       Sono mezzi di comunicazione comodi
·       Mantengono e incrementano i rapporti interpersonali

 Svantaggi:

·       Perdita del contatto con il mondo reale
·       Creazione di nuova identità
·       Internet nasconde molte insidie e il suo utilizzo deve essere controllato dagli adulti
·       Crea dipendenza,perdita della privacy


Scritto da:
 Giulia Nacca e Lucia Maddalena Nero